Un disordine nello sviluppo del linguaggio è un problema da non sottovalutare. Tuttavia, spesso, la problematica viene sottostimata sia dalla famiglia che dai medici che valutano il bambino. In realtà è fondamentale riconoscere l’esistenza della difficoltà il più presto possibile, in modo da intervenire immediatamente ed evitare ripercussioni a lungo termine. Se a tuo figlio viene diagnosticato un disturbo nel linguaggio è fondamentale iniziare rapidamente il trattamento. Infatti, un intervento precoce può aiutare a prevenire altri problemi dello sviluppo, come difficoltà sociali, di apprendimento ed emotivi. E’ molto importante incoraggiare lo sviluppo del linguaggio nel tuo bambino:
- Parla con tuo figlio dal momento della sua nascita.
- Canta a tuo figlio, anche quando è piccolo.
- Leggi ad alta voce a tuo figlio.
- Rispondi alle domande del tuo bambino.
I disordini del linguaggio rappresentano dei disturbi della comunicazione. Il bambino potrebbe avere un ritardo del linguaggio se non raggiunge le tappe dello sviluppo tipiche per la sua età. Le sue abilità linguistiche potrebbero svilupparsi a un ritmo più lento rispetto a quelle della maggior parte dei bambini. Può avere difficoltà ad esprimersi o a capire gli altri. Il disturbo può comportare una combinazione di problemi uditivi, vocali e cognitivi. I disturbi del linguaggio sono abbastanza comuni: interessano dal 5 al 10% dei bambini in età prescolare. Il disturbo può essere ricettivo, espressivo o una combinazione di entrambi. Un deficit di linguaggio ricettivo si verifica quando il bambino ha difficoltà a comprendere il linguaggio. Un disturbo del linguaggio espressivo si verifica quando il bambino ha difficoltà a comunicare verbalmente. I sintomi specifici e le tappe mancate dipendono dall’età e dalla natura del disturbo
- 3 – 4 mesi – Inizia la lallazione
- 7 – 11 mesi – La lallazione diventa variata Inizia a fare monologhi Dice la prima parola, in genere mamma o papà
- 12 mesi – Conosce da 1 a 5 parole e le usa con significato
- 18 mesi – Ha un vocabolario da 10 a 100 parole, principalmente bisillabiche Usa una parola dandole il significato in una frase
- 18 – 24 mesi – Combina 2 parole per formare una frase Le frasi diventano più variegate
- 24 mesi – Esplosione del vocabolario: almeno 50 parole, possibilmente anche 150/200 Compone brevi frasi di 2/6 parole Ha un vocabolario di 200/500 parole
- 3 – 4 anni – Ha un vocabolario 800/1000 parole È comprensibile anche agli estranei
- 4 – 5 anni – Ha un vocabolario di 2000 parole Può raccontare una breve storia Può usare 4/5 parole per descrivere qualcosa Pronuncia la maggior parte dei suoni correttamente
I sintomi comuni di un ritardo linguistico possono includere:
- entro il secondo anno, il bimbo non inizia a formare frasi di due parole
- il vocabolario è molto ridotto
- il bambino non impara nuove parole o usa parole inventate – entro il terzo anno il vocabolario è fatto di pochi termini spesso incomprensibili
- la madre deve intervenire con altre persone come interprete
Molte sono le possibili cause.
Necessari una valutazione medica approfondita: il medico, inoltre, può consigliare altri esami, come un esame audiometrico per determinare se il bambino ha problemi di udito. Un logopedista completerà la valutazione per determinare i tipi di problemi che il bambino sta affrontando e verrà attuato un piano di trattamento. Il medico, se lo ritiene necessario, può raccomandare anche altre valutazioni, come quella effettuata da un neuropsichiatra infantile. Verificata l’esistenza di un ritardo del linguaggio, è necessario un approccio multidisciplinare, tanto più efficace quanto più precocemente viene intrapreso.