L’Autismo Infantile rientra nei disturbi generalizzati dello sviluppo insieme al Disturbo di Asperger, al Disturbo disintegrativo della fanciullezza, al Disturbo di Rett e al Disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato secondo la classificazione del DSM IV .Interessa la compromissione qualitativa dell’interazione sociale, la compromissione qualitativa della comunicazione, ritardi o funzionamento anomalo in almeno una delle seguenti aree: interazione sociale, linguaggio usato nella comunicazione, gioco simbolico o di immaginazione.
Nell’ICD 10 (O.M.S.) rientra nella categoria delle Sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico che comprende inoltre: Autismo atipico, Sindrome di Rett, Sindrome disintegrativa dellinfanzia di altro tipo, Sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e movimenti stereotipati, Sindrome di Asperger, Altre sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico e Sindrome non specificata da alterazione globale dello sviluppo psicologico.
Disturbo Generalizzato dello Sviluppo o Pervasivo dello sviluppo Non Altrimenti Specificato. In questa categoria rientrano i bambini che pur presentando una grave e generalizzata compromissione dello sviluppo sociale e relazionale, comportamenti stereotipati e compromissione della comunicazione verbale e non verbale, non rientrano in nessuna delle categorie specifiche descritte .(DSM IV) In questa categoria viene compreso anche l’Autismo Atipico dell’ICD 10.
La presa in carico del bambino con Autismo Infantile,DGS /DPS di tipo NAS prevede un iter di valutazione o eventualmente un’integrazione delle precedenti valutazioni attraverso la somministrazione di tests standardizzati, ove possibile la somministrazione ed osservazione clinica ; la stesura di un progetto terapeutico, che la Dott.ssa Daniela Coni condivide con i genitori valutandone gli obiettivi e le modalità di intervento; counseling genitoriale volto ad indicazioni per il lavoro da svolgere con il bambino nei contesti non strutturati e valutazione di verifica dell’intervento.
Sono indispensabili incontri con la scuola e il confronto continuo con i medici e gli operatori che si occupano del bambino.