Un disturbo di linguaggio, viene definito secondario, quando la problematica comporta una sottostante disfunzione organica, o un disturbo cognitivo o deriva da entrambe. Si tratta, quindi di pazienti con una problematica più ampia che interessa molteplici sistemi.
La presa in carico del bambino con Disturbo di linguaggio e comunicazione secondario prevede un iter di valutazione o eventualmente un’integrazione delle precedenti valutazioni attraverso la somministrazione di tests standardizzati ed osservazione clinica ; la stesura di un progetto terapeutico, che la Dott.ssa Daniela Coni condivide con i genitori valutandone gli obiettivi e le modalità di intervento; counseling genitoriale e valutazione di verifica dell’intervento.
Sono indispensabili incontri con la scuola e il confronto continuo con i medici e gli operatori che si occupano del bambino.